Autore: Tony Phillips - Science@NASA
Quali sono i segnali che la Primavera è arrivata? Lo sappiamo, ci sono familiari come un canto di uccelli al mattino, un aumento della temperatura nel sole del pomeriggio o come il fiorire di tante piante o fiori.
Oh, e naturalmente non dimentichiamoci delle Aurore!
In effetti la Primavera è la stagione delle Aurore.
Per ragioni fino ad ora non del tutto comprese dagli scienziati,
le settimane a cavallo dell'equinozio di Primavera sono fra le
più generose nel donarci le Luci del Nord.
I Canadesi mentre passeggiano con i loro cani nel dopo cena, gli
Scandinavi quando escono dalle loro saune o gli Alaschiani con
i loro Huskies durante la gara Iditarod, tutto quello che devono
fare è di guardare il cielo e attendere che una cortina
di luce verde danzi nella notte stellata. A quel punto la Primavera
è arrivata.
Un rebus. Le Aurore sono causate dall'attività solare, ma il Sole non conosce quale stagione è sulla Terra. Eppure sembrava conoscerla il primo Marzo scorso quando arrivarono queste luci a Trømso, nella Norvegia settentrionale.
"E' stata un'emissione molto potente" dice il fotografo Bjorn Jorgensen, "Anche la terra sembrava diventata di colore verde".
Emissioni così potenti sono chiamate sotto tempeste aurorali e sono state a lungo considerate un rebus dai fisici dello spazio. Spesso osservate in Primavera, "le quasi tempeste arrivano con brevi periodi di preavviso e talvolta presentano potenze molto forti", conferma Vassilis Angelopoulos, un fisico dello spazio all'UCLA (Università della California a Los Angeles). "Sono un grande mistero".
Angelopoulos è il Ricercatore a capo della Missione
THEMIS della NASA, una flotta di cinque navicelle spaziali lanciate
nel Febbraio 2007 per lo studio dei fenomeni di queste manifestazioni
aurorali.
Anche le navicelle della NASA che orbitano intorno ai poli con
lo scopo di investigare le aurore più classiche, sono state
impiegate per la stessa missione grazie a una filtratura Ultra
Violetta.
Si tratta di una ricerca che merita l'uso di molte navicelle
pur di raggiungere il suo scopo. Per essere una emissione del
tipo in questione è fondamentale che da ogni emissione
di luce derivi una potente tempesta geomagnetica.
THEMIS ne ha recentemente osservata una con un'energia totale
di circa 500 mila miliardi di Joules. "Siamo in presenza
di un'energia simile a quella di un terremoto di magnitudo 5.0,
dice Angelopoulos. Possibili effetti collaterali di queste emissioni
vanno dal malfunzionamento dei satelliti a interruzioni di energia
elettrica nelle nostre case. Il funzionamento degli strumenti
GPS, le telecomunicazioni in genere, comprese quelle del traffico
aereo, sono tutte a rischio nel caso di queste possenti emissioni
dallo spazio. "In una società come la nostra che dipende
sempre più dalla tecnologia spaziale, capire questi fenomeni
è vitale".
THEMIS ha forse scoperto come si forma l'energia delle quasi
tempeste e la loro connessione con la Primavera:
"I satelliti hanno rilevato una sorta di corde magnetiche
che collegano la parte superiore dell'atmosfera terrestre con
il Sole" dice Dave Sibeck scienziato al Goddard Space Flight
Center.
"Noi crediamo che le particelle del Vento Solare scorrano
lungo queste corde creando l'energia che noi vediamo sotto forma
di tempeste geomagnetiche e aurore".
Ne consegue che i collegamenti fra il Sole e la Terra che avvengono tramite queste corde sono più probabili in Primavera. E' una questione di geometria: come la Terra gira nella sua orbita, l'inclinazione della Terra ai poli magnetici crea diversi angoli rispetto al Sole, inclinandosi avanti e indietro nel corso dell'anno. Intorno al periodo dell'Equinozio, il campo magnetico terrestre è favorevolmente orientato per creare, insieme alle corde di cui si diceva, la giusta connessione con il Sole.
Ma attenzione, ci sono due Equinozi, Primavera e Autunno, con
una simile geometria Terra-Sole. E in effetti, gli studi mostrano
che anche l'Autunno è una stagione in cui molte Aurore
sono presenti. I disturbi geomagnetici sono quasi il doppio in
Primavera e in Autunno rispetto a quanto avviene in Inverno-Estate,
in accordo a 75 anni di registrazioni
analizzate dal fisico del Sole David Hathaway del Centro di Volo
Spaziale di Marshall.
Quindi dato che questa è la stagione giusta per le Aurore e ci aspettiamo molti dati da THEMIS, dice Sibeck, diamo il nostro benvenuto alla Primavera!