Autore: Paolo Manzelli lre@unifi.it
Premessa.
Nelle trasformazioni tra energia e materia si evolvono forme variamente complesse di interazione tra onde elettromagnetiche, generando strutture caotiche. In seguito il caos emergente in seguito a interazioni coerenti di risonanza , va ad assumere nell' ambito di selezionati valori critici, un nuovo ordine superiore di simmetrie spaziali e di sincronia temporale generato dalla comunicazione di sistemi di informazione coerente.
Per comprendere le difficoltà delle scienza ad ammettere
la formazione di sistemi coerenti di informazione condivisa sia
di livello locale che globale è necessario innanzitutto
capire i limiti dei modelli scientifici derivanti da una concettualità
meccanica, i quali risultano ormai obsoleti, ogni qualvolta
si voglia comprendere la realizzazione di processi di comunicazione
di informazione che producono il coordinamento di simmetrie e
sincronie risonanti .
Pertanto per assurgere ad una maggiore completezza ed unitarietà
del sapere, diviene oggi necessario capire la formazione di
sinergie spazio temporali tra mondo fenomenico e mondo del pensiero
cosi da poter realizzare una visione olistica delle scienza,
la quale non potrà fare più riferimento alla base
concettuale della scienza meccanica classica, quella che cioè
considera lo spazio ed il tempo come entità separate
e relativamente incommensurabili, come se esse pre-esistessero
alle interazioni tra energia e materia ed informazione.
La non esistenza di uno spazio ed un tempo assoluti ed universali
è conseguenza del fatto biologico che un'adeguata selezione
di eventi vibrazionali provenienti dalle emissioni di onde di
materia ed energia, viene recepita dai ricettori sensoriali che
inviano al cervello informazione sotto forma di impulsi elettromagnetici.
Questi ultimi vengono elaborati entro uno schema cognitivo spazio-temporale
necessario ad organizzare cerebralmente la dinamica delle informazioni
che riceviamo dal mondo esterno. Spazio e tempo appartengono quindi
ad un processo di descrizione relativamente capace di collocare
le informazioni sensoriali in una rappresentazione biologica
correlabile alle capacità evolutive di elaborazione della
conoscenza proprie di ciascuna specie.
Sulla base di una tale premessa divengono concepibili nuovi orizzonti
generativi delle scienza nel nuovo paradigma dell'informazione,
proprio in quanto il soggetto e la sua capacità evolutiva
di elaborazione del sapere vengono inclusi entro un nuovo modello
cognitivo, corrispondente a mettere in evidenza l'articolazione
sinergica del sistema globale di interazioni tra "Energia,
Materia ed Informazione".
Il cervello infatti attua la complementarietà tra la realtà
del mondo esterno e la propria realtà, producendo onde
elettromagnetiche (rilevabili dall''Elettro Encefalo Gramma),
che si pongono in risonanza con quelle provenienti dalla ricezione
sensoriale dell'osservabile. Le sinergie di interazione tra questi
due tipologie di provenienza delle onde elettromagnetiche permettono
successivamente di indirizzare le attività biochimiche
di decodificazione e ri-codificazione dell'informazione nelle
varie aree cerebrali, specializzatesi per attuare funzionalità
biologiche complementari di elaborazione significativa dell'informazione.
Il risultato complessivo delle attività delle singole
aree cerebrali viene infine "sincronizzato" secondo
schemi spazio temporali coerenti con la formazione mentale
ed interpretativa, culturale e scientifica storicamente acquisita.
Pertanto per attuare il necessario cambiamento generativo della
scienza contemporanea, suggeriamo a quanti si accingano oggi
a re-interpretare il mondo fenomenico, di evitare di pensarlo
sulla base concettuale che ammetteva un netto distacco tra soggetto
osservante ed oggetto osservato. Infatti oggigiorno il dualismo
mente e materia deve essere ricondotto a un sistema di comprensione
scientifica meno riduzionistica, in quanto fondamentalmente determinato
sulla base dalle complesse interazioni tra Energia Materia ed
Informazione.
Tracce di sviluppo concettuale della scienza nel secolo
XX.
Gli sviluppi delle scienza del secolo scorso, che introducono
alla comprensione della precedente premessa, sono molteplici.
Tra i piu significativi ricordiamo il passaggio tra la meccanica
classica alla quantistica. Quest'ultima in relazione alla osservabilità
del microcosmo e' stata costretta, sulla base delle relazioni
di indeterminazione di W. Heisemberg, a mettere in crisi la distinzione
tradizionale dello spazio dal tempo, la quale permetteva una
rigorosa separazione del mondo in soggetto conoscente ed oggetto
conosciuto e di conseguenza di realizzare una formulazione apparentemente
e quantitativamente esatta delle leggi causali della fisica classica.
Niels Bohr (1885- 1962) sulla base del principio di complementarietà
tra osservabile ed osservatore, considerà come il principio
di indeterminazione poneva la necessità di una riflessione
attenta sulle concezioni delle relatività spazio temporale
introdotte da Einstein. Ciò in quanto il limite costante
delle velocità di trasmissione e trasferimento della informazione,
non permetteva di concepire la simultaneità di eventi,
quali ad es. quello di vedere con semplice sguardo verso il cielo,
le stelle di fatto situare a considerevole distanza dall'osservatore.
La riflessione critica sulla costanza della velocità delle
onde elettromagnetiche relativamente al vuoto, divenne pertanto
un elemento necessario per capire che, nell' ambito della corrispondenza
biunivoca tra osservato osservatore, l' osservabile non puo'
essere considerata assolutamente oggettiva dato che la realtà
conoscibile è solo quella percepibile relativamente alla
struttura biologica e cognitiva dell' osservatore. Di conseguenza
per N.Bohr, una rigenerazione della scienza necessita di un
immaginario scientifico creativo, capace di tenere in considerazione
la complementarietà tra il fattore biologico umano con
una rinnovata "Forma Mentis" di riferimento concettuale
della scienza.
Albert Einstein (1879- 1955) fu contrario all'idea che in sostanza fosse l'osservatore quello che determina il conoscibile, come emergeva dall'accettazione completa del principio di complementerietà di N.Bohr. Infatti Einstein non credeva alla possibilità di caratteristiche fisiche "non-oggettive", ma riteneva che i valori delle osservabili esistessero oggettivamente nello spazio tempo, anche prima che se ne eseguisse la misura Lo spazio ed il tempo, seppur relativi nelle loro misurazioni in riferimento alla posizione variabile dell' osservatore, per Einstein esistevano oggettivamente, indipendentemente dal fatto che venissero misurati o meno. Quindi per un criterio di realismo, Einstein sostanzialmente considerò la "Meccanica Quantistica" una concezione sostanzialmente incompatibile con ogni ragionevole oggettività dell'universo. In vero la critica sulla necessità di mantenere un realismo fondante della scienza per Einstein fu molto radicale: infatti egli sostenne che la Meccanica Quantistica era da ancora considerarsi una teoria incompleta e provvisoria, che quindi avrebbe dovuto essere perfezionata dalla ricerca di "variabili nascoste" in modo tale da permettere di descrivere la realtà oggettiva, indipendentemente cioè da qualsiasi soggetto che esegua la misura su sistemi quantistici. Di fatto tali variabili nascoste non sono mai state sufficientemente definite e rese interpretabili dalle successive teorie sulla "Relativita Generale Quantistica".
Diversa e' stata la impostazione di altri scienziati che cercarono
di comprendere non solo la complementarietà ma anche la
completezza di relazioni tra osservato ed osservabile. Tra essi
David Bhom (1917-1992) produsse una visione "Olistica della
Scienza", tendente al superamento dei limiti cognitivi della
Meccanica Quantistica. Egli propose una seria riflessione sul
fatto che l'universo esiste oggettivamente ma inoltre che anche
l' osservatore non esiste in modo indipendente dall' intero universo.
L' Olismo dal greco olos: il tutto, l'intero
è indice del superamento del dualismo tra mente soggettiva
e realtà oggettiva e quindi corrisponde all'idea che le
proprietà di un sistema integrato non possono essere determinate
o spiegate esclusivamente come somma riduttiva delle sue componenti;
quindi la scienza non avrebbe potuto progredire sulla base dell'arbitraria
separazione tra il soggetto e l'oggetto dell'osservazione. La
visione olistica pertanto è il frutto dell'esperienza unitaria
di sé stessi nell'universo dove le diversità sono
percepite come parti integranti di un tutto organico e indivisibile
e quindi non localizzabile nè sul soggetto nè sull'oggetto
della osservazione. David Bohm, sostenne infatti una concezione
dell' Universo detto "Olografico" ("Olografia"
- dal greco significa "completa scrittura").
L'universo è pertanto concepito come un immenso ologramma
in movimento e tutte le cose che ci appaiono statiche e gli eventi
dinamici del nostro mondo sono solo proiezioni "ordine
esplicato" ) provenienti da un altro livello di base
della realtà, non localizzabile, proprio in quanto e' tale
livello fondamentale non e direttamente osservabile ma solo coscientemente
concepibile ("ordine implicato o nascosto").
Come nell' uomo della caverna di Platone, la scienza può
divenire cosciente di un mondo reale indivisibile, indagando sull'universo
sotteso alla proiezione esplicitamente osservabile dai sensi,
così da renderla coscientemente re-interpretabile sulla
base di un fondamento Olistico .
Questo modello cognitivo di D. Bohm, nacque in analogia alle
proprietà di ricostruzione tridimensionale del "cronotopo"
spazio-temporale (Crono = tempo e Topos = Spazio) di un ologramma,
nel quale nulla è separato dal tutto ed ogni più
piccola parte contiene sempre il tutto. In correlazione a tale
impostazione teorica, il neuropsicologo Karl Pribram (1877-1973)
dedusse che anche il cervello generasse, nella sua capacità
percettiva, delle trasformazioni olografiche nel definire la miglior
prospettiva di osservazione del mondo esterno. Di conseguenza
a tali impostazioni cognitive delle scienza Olistica, Mente e
Materia, divengono inseparabilmente intrecciate in un sistema
dinamico di interazione evolutiva tra il sistema vivente ed inanimato,
nel quale la fonte della vita è "celata"
in ogni parte dell'intero universo. Viviamo pertanto in un Universo
in cui tutto è infinitamente interconnesso; quindi anche
tutte le coscienze debbono divenire interconnesse. Questo approccio
innovativo della scienza, non piu disciplinare, tenta di fatto
il superamento di ogni dualismo tra interiore- esteriore, fisico-mentale,
ecc. in modo da correlare il mondo percettivo e significante della
mente, con il mondo fisico reso manifesto dal cervello collocandolo
in un unico continuum evolutivo.
Pertanto con il finire del secolo scorso la fisica principalmente
mediante il contributo di D. Bohm, autore di "Wholeness
and the implicate order" (Il tutto e l'ordine implicito),
propone una nozione unificante tra soggetto e oggetto dell'osservazione
fondata sul superamento dell'impostazione meccanicista della fisica
quantistica, tale da permettere una sincronia percettiva tra la
osservazione delle stelle e la vita dell' uomo.
Il nuovo paradigma della Informazione
Un nuovo modo di pensare della scienza sta quindi emergendo
agli inizi del secolo XXI , nel quadro del passaggio tra l'epoca
industriale basata sulla interpretazione meccanica della fisica
e la società post industriale della economia della conoscenza.
La spiegazione dei fenomeni fisici ormai implica anche la conoscenza
del funzionamento biochimico del cervello. In tal senso diviene
necessario riflettere, nell'ambito di una teoria evoluzionistica
del sapere, come sia stata storicamente possibile l'attuazione
di una connessione risonante tra percezione sensoriale ed apprendimento
cerebrale vista in relazione alla tradizionale interpretazione
di eventi fenomenici rappresentabili come eventi indipendenti
succedutisi nel mondo esterno.
Diversamente, la percezione e la conoscenza, secondo l' approccio
innovativo derivabile dalla primaria impostazione cognitiva di
D.Bohm, vengono ad essere il risultato di una complessa trasformazione
dell'informazione sensoriale condivisibile con la genetica di
codificazione dell'informazione propria di ciascuna specie. Pertanto
oggigiorno si sente l' esigenza di definire una rappresentazione
creativa dei diversi livelli di una realtà Fisica e Biologica,
integrando le relazioni bio-fisiche, tra soggetto percettivo e
l'oggetto percepito.
In questa prospettiva futura della Scienza pertanto non vediamo
ne significhiamo più gli oggetti e gli eventi per come
oggettivamente sono, ma ne interpreteremo solamente determinati
aspetti della "Informazione Attiva ",
che possono essere attivati in sincronia di fase tra gli eventi
fisici e le onde cerebrali.
Comunque dobbiamo ammettere che se tutto fosse risonante e coerentemente
in fase nell' ambito delle interazioni tra eventi fisici e attività
cerebrali espressi in un ambito completamente olistico, sarebbe
possibile una piena conoscenza e quindi diverrebbe possibile coscientemente
il predire il futuro così come il conoscere univocamente
il passato. Invece il conseguimento di un preciso grado di sincronizzazione
cerebrale ("binding resonance function"), con le diverse
popolazioni di neuroni cerebrali, costituisce una sorta di efficiente
sistema di riconoscimento specifico sensoriale, sulla base del
quale diviene possibile sviluppare la successiva riflessione
capace di creare un rinnovato sviluppo cognitivo.
In tali condizioni genetico-strutturali, del funzionamento delle aree cerebrali, specializzate ad esprimere determinate funzioni vitali e cognitive, il fenomeno di risonanza bio-elettrica tra onde provenienti dalla ricezione sensoriale e le onde cerebrali, genera quindi delle fluttuazioni coordinate tra gli atomi e molecole nei neuroni. Tali insiemi di neuroni coinvolti in modo sincronico, muovendosi in fase con una maggior ampiezza e la stessa frequenza di vibrazione tendono ad abbassare il livello energetico di ogni sistema cooperativo, così che la coesione energetica genera la emissione di bio-fononi , capaci di trasferire l' informazione attivare il sistema metabolico delle trasformazioni biochimiche. La presenza di bio-fotoni e stata rilevata come radiazione fotonica (specie specifica) ultradebole in tutti gli organismi viventi dal gruppo di Ricerca del Prof. F.POPP che ha messo in evidenza il fatto che sebbene l'intensità della corrente bio-fononica sia estremamente debole, essa dimostra una coerenza elevatissima la quale conferisce specifità al messaggio cerebrale. Pertanto l'emissione di correnti biofononiche ed anche di vibrazioni sonore bio-fononiche, entrambe emesse dal cervello, corrisponde a poter trasmettere un insieme di messaggi di informazione per via bio-elettrodinamica.
In sostanza perseguendo un tale modo di ragionare sulle relazioni
bio-fisiche tra osservato ed osservatore, anche in seguito alle
suddette recenti scoperte di bio-fononica, s'inizia a capire
come possa essere prodotta l'informazione biologica per cui diviene
possibile intuire in che modo, nell'evoluzione della vita, sia
divenuto possibile elaborare la conoscenza (secondo vari modelli
cognitivi storicizzati), proprio a partire da un sistema di
interazione coerente di risonanze interagenti tra energia e materia.
I bio-fotoni che vengono emessi dal normale funzionamento cooperativo
cellulare, costituiscono un sistema informativo ultrarapido, sia
intra- che extra-cellulare. L' allineamento sintonizzato di fasci
coerenti bio- fotonici (elettromagnetici) e bio-fononici (acustici)
, permette quindi che l'informazione biologica venga trasferita
a distanza, generando messaggi capaci di non acquisire nè
dissipare rapidamente il loro input informativo anche durante
un tragitto relativamente ampio.
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A conclusione di questo breve excursus sul tema delle SIMMETRIE e SINCRONIE spazio-temporali nel nuovo paradigma dell'Informazione, sottolineiamo come la fisica sia passata attraverso una rivoluzione concettuale per la quale le nozioni di particelle e di traiettoria hanno smesso di essere fondamentali. Infatti mentre nella fisica classica il mondo fisico è stato concepito come un aggregato di oggetti, ognuno localizzato nello spazio e nel tempo, nella fisica contemporanea ogni elemento fondamentale della realtà è co-esteso con l'intero universo e quindi possiede una fondamentale continuita' (Oneness) intrinseca, che si manifesta tipicamente nelle proprietà di comunicazione di informazione ottenibile mediante la attività cooperativa risonante delle interazioni dinamiche della tra campi di energia e materia.
L'Universo Olistico, cosi descritto, comprendente pertanto sia il soggetto che l'oggetto, procederà nel prossimo futuro nel superare anche l' ultimo dualismo tra l'onda e la particella; infatti quest'ultima mantenendo separati gli aspetti fenomenici di tipo ondulatorio e corpuscolare, ancora si interpone a realizzare una rappresentazione complessivamente Olistica della stessa essenza unitaria dell' Universo.
Infine, rivolgendomi a quanti vorranno migliorare ed ampliare questa nuova dimensione cognitiva della scienza, faccio presente la necessità di far debita attenzione al fatto che ancora il formalismo matematico e' tradizionalmente impostato sulla base di coordinate cartesiane o coordinate ad esse equivalenti. Pertanto per personale esperienza, mi sono fatto la convinzione che la matematica ancora contenga in sé la chiave di sopravvivenza del vecchio ordine della fisica meccanica. Questo determina non poche delle difficoltà che la scienza contemporanea incontra in relazione ai propria avanzamenti creativi del sapere, poichè le nuove intuizioni, idee e progetti di ricerca, rischiano di rimanere di un livello filosofico descrittivo, se non sapremo modificare contemporaneamente anche le logiche astratte del pensiero matematico.
Risonanza Planetaria : http://www.edicolaweb.net/nonsoloufo/co_pa215.htm
Domini di Coerenza : http://www.mednat.org/bioelettr/coerenza_elettrod.htm
L' Osservatore e l' Osservazione : http://www.direnzo.it/docs/it/peati.htm
Enciclopedia Olistica : http://www.globalvillage-it.com/enciclopedia/
Ologrammi : http://www.xmx.it/universoillusione.htm
Risonanza e bio-risonanza: http://www.health-salute.it/Biorisonanza01.htm
F.A. Popp :
http://www.lifescientists.de/ib0200e_.htm
Spazio e tempo nell' era digitale : http://www.edscuola.it/archivio/lre/spaziotempo.html
Il tempo del cervello: http://www.edscuola.it/archivio/lre/tempo.html
Immaginario e percezione visiva: http://www.applenewton.it/spazioprof/immepercezione.shtml
Dal Mondo Degli Atomi al Mondo dei BIT : http://www.edscuola.it/archivio/lre/atomi.html
Trasformazione : http://digilander.libero.it/ricercavisiva/CC/catalisi%20e%20trasformazione.htm
Pan-Genomics : http://www.edscuola.it/archivio/lre/creativita_e_vita.htm
Active Information Syncronism : http://xoomer.virgilio.it/a.i.s/Home.html